2016/05/21

IL ciliegio e la montagna di Emanuele Cavarra






Il Ciliegio e la Montagna

                             di Emanuele Cavarra
                                     


Due commenti
di Gino Carbonaro 
al romanzo 
di Emanuele Cavarra

1^ email del 2 maggio 2016

Emanuele carissimo,

Solo ora ho trovato il tempo di leggere il tuo libro, 
e sono arrivato a p. 125. Due ore di buona lettura. 
Comincio ad avere una idea più chiara del romanzo
che è un romanzo vero, una storia ben congegnata, 
ben concatenata, bilanciata, 
di lettura scorrevolissima, senza narcisismi, 
con una prosa cristallina, pulita, chiara, bella, 
coinvolgente, agevolata in tutto dalla concisione 
e brevità delle proposizioni
che si presentano come pennellate di pittura.

Questa è la struttura, "l'impianto" che giustifica 
il riconoscimento del premio che ti è stato assegnato. 

Per il resto, ci sei tu, la tua anima, soprattutto, 
e accanto ad essa la tua intelligenza, 
la tua sensibilità, la tua fantasia. 

Dico fantasia perché riesci a districarti sempre 
quando tutto (nella storia) sembra irrisolvibile. 

C'è la tua sensibilità in molte pagine incantevoli 
per la dolcezza con cui tu descrivi 
(ma forse è meglio dire "rivivi") 
le scene d'amore fra Sakura e il suo Yama, 
e le descrizioni dei panorami con i suoi terrazzamenti 
e le sue atmosfere e i tramonti e le albe, 
e radure accanto a stagni circondati da foreste di bambù. 

Tutto sa di incanto. Veramente bravo. 
E sei attento ancora quando non dimentichi 
di ricordare con la tua delicata sensibilità 
che nella "prigione" dove è tenuta Sakura 
c'è cattivo odore.

Così, si percepisce che questo racconto 
nasce da una tua personale gestazione 
ed è una tua creatura, alla quale 
sei affezionato come a un figlio. 

Ora, continuo la lettura per chiudere le mie considerazioni.
Intanto un caro abbraccio, un augurio e i miei complimenti



2^ email del 3 maggio 2016


Emanuele ciao,

Ho finito di leggere il tuo libro

Yama & Sakura
ovvero 
Il Ciliegio e la Montagna

​Ieri mattina ero arrivato a leggere fino a p. 125 
e mi era piaciuto come ti avevo già scritto. 
Stamattina alle 6:08 ho finito di leggere le ultime pagine
e mi è piaciuto ancora di più.

In realtà, si tratta di un romanzo nella "accezione" 
classica del termine. Come recita un vocabolario: 

Ampia narrazione in prosa 
di avvenimenti fantastici totalmente 
immaginati dall'Autore 
totalmente ispirati a fatti avventurosi. 

Questo il concetto originale, etimologico della parola "romanzo", col tempo ampliato in romanzo "rosa, giallo, poliziesco, e così via". 

Tu recuperi il significato primitivo del termine e liberi - per dirla con Animus (il tuo cavallo) a briglia sciolta la tua fantasia. Un racconto che è un sogno, una favola, quasi una fiaba d'altri tempi, a lieto fine, che tu ambienti in un tempo e in un luogo entrambi lontani. 
Mondi e tempi diversi che però 
contengono gli archetipi assoluti delle leggi umane.



Katana

C'è un protagonista, Bartolomeo-Yama, il templare 
fedele alla sua religione e poi ad un capo giapponese, 
il cattivo Shogun senz'anima. C'è 
la perfida moglie traditrice, ci sono le incomprensioni, 
la spietata lotta per la sopravvivenza, ci sono le armi, le katane, i samurai-automi,  che però conoscono il senso della giustizia e della morale. C'è il lavoro, l'onestà,
la famiglia che deve essere protetta,
c'è il cavallo-magico che segue gli eventi 
e prende lui l erediti del comando  
quando nota la incapacità del padrone 
a prendere una decisione,  
e c'è l'amore dolcissimo per una donna
che ha il nome di un fiore, il ciliegio, SAKURA.
Tutti ingredienti che compongono la tua fiaba-romanzo.

     E poi? "Last, but not least", ci sei tu nella tua fuga liberatoria da questa realtà. Tu davanti al computer, da solo, con te stesso e con i tuoi eroi, nel creare, fantasticare, vivere, sognare. Perché non c'è chi non veda che Yama sei tu. 
Il cavaliere dei tuoi sogni. 
L'uomo forte e puro che ama volare nei cieli 
col suo Pegaso alato. E Sakura? la donna dei tuoi sogni. 
Come dovrebbe essere la vera compagna di un uomo. 
La donna che deve essere protetta, la donna che la natura ha delegato a un compito speciale, quello di accogliere il seme dell'uomo e di creare dentro di sé una nuova creatura da consegnare al mondo.

     Per il resto.. che dire? Hai catturato la mia attenzione. 
La lettura era certamente stregata. Avvincente per me che di libri ne ho letti non pochi. Ho apprezzato tutto. Soprattutto, la scrittura, chiara, pulita, cristallina come l'anima della tua protagonista femminile. Poi, fondamentale la capacità di attanagliare l'attenzione del lettore. E questo non è poco.

Insomma, sento che è nata una nuova stella nel firmamento degli scrittori. Parlo di te. 

Ora, potrebbe accadere il miracolo. Il libro ha lo schema proprio di una sceneggiatura cinematografica con i continui e intensi cambiamenti di scena.

Un regista, un produttore potrebbe scoprire il romanzo e farne un film. L'impresa in sé richiama alla memoria le  
mirabolanti avventure dell'Orlando Furioso (ma qualcosa richiama anche atmosfere stellari). 

Io, ripenso alle lunghe cavalcate di Orlando alla ricerca della sua amata Angelica, gli attraversamenti di pianure, boscaglie e radure con acque freschissime e durlindane. Sogni (stellari) per chi vuole un momentaneo riscatto della cruda realtà.  

Un augurio e un abbraccio

Gino
                                  Gino Carbonaro

P.S.  Forse lo saprai, ma la più famosa canzone popolare giapponese è intitolata al fior del ciliegio. SAKURA. 

https://www.youtube.com/watch?v=3DosxIGdDP8 


Te la mando a parte interpretata da una nostra amica di famiglia Atsuko Seta, grande ed eccezionale pianista. 

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